Frugare nell’archivio privato di un maestro del design: Gastone Rinaldi raccontato da lui stesso? Non precisamente.
Ne emerge piuttosto la personalità di un designer dal profondo tratto umano, generosa e senza protagonismo, così com
e raccontata da tutti quelli che l’hanno conosciuto sul campo: designer, architetti, ex collaboratori. E, ancora, la
personalità armonica ed essenziale, come quella che ancora irradia dai suoi disegni più realizzati, noti o meno che
siano.
Se ci avventuriamo tra le carte del suo archivio con l’intenzione di attingere un’idea della sua personalità, cominciamo col
verificare due tracce: che cosa c’è? che cosa manca? È Gastone stesso, allora, a parlarci di sé attraverso la scelta da lui
stesso operata sul materiale d’archivio della ditta: lettere, brevetti, scambi di prospettive sul design con amici o con per
sonalità già affermate, da ammirare come maestri. E anche in questo non ritroviamo un Gastone autocelebrativo, nel renderci
conto che sono stati salvati non i documenti da cui “i posteri” potessero trarre un’idea della validità delle sue intuizioni
, quanto piuttosto quelli che testimoniano di relazioni interpersonali che hanno costruito in lui, passo dopo passo, la cons
apevolezza del suo essere parte della “comunità spirituale” del Design.
Gastone Rinaldi designer alla Rima nasce dalla lettura “di quanto c’è e di quanto non c’è” tra i documenti
da lui stesso scelti per sé, e dal confronto, diremmo quasi dal riscontro, con il limpido ricordo di tutti coloro che lo hanno conosciuto.
320 pagine, 220 immagini a colori, formato 21x24 cm, rilegato in brossura, copertina morbida. Con il patrocinio di Letizia Carli Rinaldi che ha dato accesso all'archivio Gastone Rinaldi.
ISBN: 978-88-941164-0-3
Stampato da Grafiche Antiga (TV)
Editore: Capitolium Art
english translation included in the book
Aperto da una prefazione di Michele De Lucchi e da un'introduzione di Marco Romanelli. Contiene documenti originali dall'Archivio Gastone Rinaldi. Ecco le sezioni di cui si compone il libro:
Il primo capitolo prende in esame la realtà produttiva in cui andò a inserirsi il contributo di Gastone Rinaldi: la Rima, una ditta artigiana che conosce un costante sviluppo fino a divenire vera e propria industria.
L'attività di Gastone Rinaldi come designer viene presentata attraverso brevetti, interviste, e testimonianze di operai della Rima. Dall'osservazione di alcuni prodotti della Rima, si cerca di individuare i caratteri fondamentali del lavoro del designer.
Ponti, Zanuso, Rosselli, Campo e Graffi, Pozzi, Gerli, De Lucchi. Sono solo alcuni dei professionisti esterni che instaurano rapporti con la Rima e collaborano con Gastone Rinaldi.
Enrico Santangelo racconta in questo capitolo il salto di scala di Gastone Rinaldi dal progetto d'interni all'architettura, nel realizzare una casa tagliata su misura per sè e la propria famiglia.
54 pagine in cui vengono presentati più di 300 modelli tra sedie, sedute da cinema, complementi d'arredo, tavoli, contenitori, librerie, letti, illuminazione, arredi scolastici, scrivanie, prodotti tra il 1948 e il 1974.
48 documenti inediti provenienti dall'Archivio Gastone Rinaldi: brevetti, bozzetti e corrispondenza intercorsa tra Gastone e nomi di punta del design industriale.
Giuseppe Drago ha raccolto negli anni una piccola collezione di prodotti Rima. Dopo gli studi in Lettere Umanistiche si è dedicato al restauro di antiquariato facendone poi la sua professione e specializzandosi nel settore del mobile del Novecento. Da qualche anno realizza artigianalmente anche prodotti da lui stesso ideati. Vive e lavora a Padova.
Jacopo Drago ha studiato design all’Università di Bolzano, con permanenze anche alla Bilgi University di Istanbul e alla University of Art and Design di Kyoto. Si è laureato nel 2014 in disegno industriale con una tesi dal titolo 'Storie di Rima', un progetto di mostra incentrato su alcuni prodotti dell’azienda di Padova. Vive e lavora a Padova.
Iscritto all’ordine degli architetti di Padova, svolge l’attività di libero professionista occupandosi di architettura residenziale e commerciale. Nel 2008 ha partecipato alla redazione del manuale sui modelli progettuali ”Le tipologie degli impianti sportivi” in collaborazione con la Regione del Veneto ed il CONI Veneto. Nel 2009 ha curato la mostra “Omaggio a Carlo Scarpa designer” in collaborazione con la Provincia di Padova, il Comune di Limena e il Comune di Altivole.